 |
|
Elso Simone Serpentini -
Luigi Guerrieri "Sabatino Di Loreto. Un fascista teramano a Parigi tra i
casi Bonservizi e Matteotti", Artemia Nova Editrice, 2022, pp. 320,
Euro 25.00
Lunedì
4 luglio 1927 un uomo cade nella Senna e muore annegato. Il corpo viene portato
a riva e non si può fare altro che constatare il decesso. La polizia parigina fa
subito sua l'ipotesi dell'incidente. Sabatino Di Loreto, questo il suo nome, un
italiano nato a Villa Ripa, in provincia di Teramo, nato il 21 luglio 1893,
residente da molto tempo a Parigi, deve essersi sentito male mentre era
appoggiato al parapetto del Ponte della Concordia ed è caduto in acqua per un
capogiro. O era seduto sopra il parapetto, come dichiara un testimone? E perché
avrebbe dovuto sedersi sul parapetto? E, se vi si è solo appoggiato e se davvero
ha avuto una vertigine, come mai non è scivolato semplicemente sul selciato,
invece di finire nel fiume, scavalcando il parapetto stesso?
Ma è stato davvero un incidente? Anche la sua convivente, tale Marie Elie
Josephine Luneau, di 36 anni, propende per la tesi dell'incidente, ma dichiara
che da qualche tempo Sabatino era diverso, inquieto, come preoccupato per
qualche cosa, non era rincasato la notte tra sabato e domenica. Quando era
rientrato alle otto di mattina, non aveva dato alcuna spiegazione. Erano usciti
insieme e lei era andata da un medico, lui la stava aspettando fuori.
L'ipotesi diversa dal suicidio, quella di un omicidio, la fanno gli amici
italiani, teramani in particolare, i suoi camerati, perché Sabatino Di Loreto è
stato ed è fascista, tra i fondatori del fascio parigino, autore di un articolo
sulle origini del fascismo pubblicato in francese sul più prestigioso giornale
francese, L'Europe
Nouvelle,
il 19 agosto 1922, pochi mesi prima della marcia su Roma. Ha pubblicato anche
con diversi pseudonimi articoli sulla politica italiana su altri importanti
giornali della capitale francese e sul giornale L'Italie
Nouvelle,
fondato dal fascista Nicola Bonservizi. Proprio il nome di quest'ultimo fa
venire il sospetto che anche Sabatino Di Loreto possa essere stato vittima di un
omicidio, proprio come è accaduto a Bonservizi tre anni prima, mortalmente
ferito la sera del 20 febbraio 1924, mentre era seduto al tavolo di un
ristorante, da un anarchico italiano.
Ma l'assassinio ha lasciato ombre e non è mancato chi ha detto che Bonservizi
sia stato vittima di una faida interna al fascismo parigino, considerati i suoi
contrasti risaputi con persone quali Amerigo Dumini (il rapitore di Giacomo
Matteotti) e Curt Suckert (poi Curzio Malaparte). Così il nome del fascista
teramano Sabatino Di Loreto finisce tra i casi Bonservizi e Matteotti.
|