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Elso Simone Serpentini -
Loris Di Giovanni - Marcello Mazzoni - Emidio D. De Albentiis "Fabrizio
Padula. Il medico, il politico, l'artista, il massone", Artemia Nova Editrice, 2020, pp.
320,
Euro 28.00
Già autori
Fabrizio Padula (Trivigno,
Potenza, 1861-Napoli, 1933) stette in collegio sei anni, meritandosi sei
medaglie di premio per lo studio ed essendo il primo della classe in tutte le
materie, alla licenza ginnasiale riportò il massimo dei voti in tutte le prove e
al primo liceo il massimo in tutte le materie alla media annuale. Fu il migliore
anche nelle istruzioni che si davano nel collegio a complemento della educazione
dei ragazzi ed ogni anno fu premiato in ciascuna disciplina, mostrandosi
soprattutto il più abile nel disegno e nella scherma.
Diventò un grande
chirurgo, dopo essere stato ufficiale medico della Regia Marina a Venezia,
professore universitario a Roma e poi a Napoli, caposcuola venerato dai propri
allievi, e nei primi anni del Novecento realizzò la Villa
delle Fate a
Capodimonte, la più frequentata clinica chirurgica di Napoli, e Villa
Giovinezza,
sulla marina di Mutignano, a Villa Filiani (oggi Pineto), dopo aver sposato in
seconde nozze Anna Forcella, appartenente ad una delle più antiche famiglie di
Atri, in provincia di Teramo. Proprio nel collegio di Atri fu candidato nelle
elezioni del 1913, mancando per poco l'obiettivo. Delle due ville, entrambe di
stile moresco-veneziano, fu egli stesso designer e
costruttore, arredandole con gusto e con opere personalmente realizzate,
mostrando in esse una grande vena artistica. Fu prodigo di consigli e di
sostegno ai bisognosi, mettendo in pratica da vero filantropo gli ideali che
derivava dalla sua appartenenza alla massoneria, intesa come benefattrice
dell'umanità e Pantheon di ogni virtù.
Gli autori in questo libro ricostruiscono meticolosamente e
documentatamente la poliedrica personalità di Fabrizio Padula, mettendo
in evidenza come in lui si intreccino e si compendino le figure del
medico, del politico, dell'artista e del massone, e mettendo in risalto,
non senza rammarico, che mentre una delle ville da lui realizzate,
quella di Capodimonte, è oggi un albergo di lusso e conserva il suo
fascino, quella di Pineto, dopo essere stata per qualche anno uno dei
più begli alberghi della costa adriatica, l'Hotel Garden, sia
attualmente chiusa, abbandonata e in uno stato di deprimente degrado |