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Elso Simone Serpentini, "TEMPO
NUOVO". Il Fascismo Repubblicano teramano. Artemia Nova Editrice, 2018, pp.
592,
Euro 28.00
Quella del Fascismo Repubblicano è una storia che non era stata ancora mai
scritta, per diverse e varie ragioni. Soprattutto negli ultimi anni è
stata registrata una crescente fioritura di pubblicazioni e di saggi sulla
storia della Repubblica Sociale Italiana e sulla sua breve stagione. Si è
fatto cenno, perciò, qua e là, a vicende locali, alcune delle quali legate
al territorio teramano. Ma non era stata finora nemmeno abbozzata una
ricostruzione organica ed approfondita di come gli uomini che aderirono a
Teramo e nel teramano alla R.S.I. vissero il più tormentato periodo della
propria esistenza. Nel suo lavoro Teramo e il teramano negli anni
della guerra civile (Artemia Nova Editrice, 2017), Serpentini di
quegli uomini e delle vicende drammatiche che li videro protagonisti e al
tempo stesso vittime faceva cenno, sinteticamente, nel fronteggiarsi di
due parti politiche contrapposte, ma la necessità di rappresentare
entrambi gli schieramenti non aveva consentito di prendere in esame in
maniera approfondita uno dei fronti.
In questo nuovo lavoro, dedicato espressamente alla parte che risultò
sconfitta e vinta al termine dell’esperienza fascista repubblicana, si
ripercorre giorno per giorno e mese per mese la serie di drammatiche
scelte, di conflitti interni, di discussioni anche aspre che furono
vissute nel campo di quanti si schierarono nel teramano nelle file della
Repubblica Sociale Italiana, impegnati a far fronte ad una continua
carenza di risorse e di armamenti, a combattere un nemico che aveva
diversi aspetti, quello militare delle truppe anglo-americane in avanzata
e dei loro micidiali aerei e quello disorganizzato, ma spietato, del
movimento partigiano e delle sue imboscate.
Nel contempo, un altro esercito, teoricamente amico ed alleato, dettava
regole e imponeva una ferrea disciplina, che si faceva fatica ad accettare
fino al momento fatale della ritirata verso il Nord e lo sbandamento che
ne seguì. La storia che qui si propone è quella dei vinti, consapevoli
dell’imminente ed ineluttabile sconfitta, ma decisi a continuare a
combattere in nome di un’asserita lealtà ai propri principi e della fede
in una nuova Italia, che, superato il Fascismo come regime, attuasse gli
ideali di una sinistra repubblicana e mazziniana.
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