LA CITTA' DEI RICORDI
di Elso Simone Serpentini
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Avete mai visto una strada carrese?
Dopo avere, con molto scrupolo, assunto le proprie informazioni, il Cronista chiese di poter incontrare prima il direttore dei lavori, l’ing. Santini, e poi, nientemeno che il Direttore Generale dell’Azienda Stradale, Comm. Pio Colletti, il quale accettò di farsi intervistare. Quando fu messo a conoscenza delle critiche che venivano avanzate nei confronti di come procedevano i lavori sulla Teramo-Giulianova, il Comm. Colletti sbottò: - Ma così Teramo ringrazia di avere avuto la prima opera che l’Azienda Stradale abbia compiuto nel compartimento di Ancona? Perché Teramo si lagna sempre? - Se Teramo si lagna – replicò il Cronista – è perché è stanca di essere bistrattata. - Ma le prime cure del compartimento di Ancona dell’Azienda Stradale – ribattè a sua volta il Comm. Colletti – sono state per la Teramo-Giulianova! - Non poteva fare altrimenti, visto che questa strada, non certo per colpa dei teramani, era ridotta, a causa dell’intenso traffico, che crediamo torni a nostra lode, peggio di una strada di campagna. - Non esageriamo! - Non esagero affatto! Quando piove, la Teramo-Giulianova può essere paragonata ad un canale più o meno navigabile. - Fu per questo che voi teramani proponeste, a suo tempo, che tutti gli automobilisti si riunissero e andassero a strombazzare sotto il Genio Civile? - Certamente. - Ma fin dallo scorso anno l’Azienda Stradale ha convenuto sulla necessità di procedere alla risagomatura della Teramo-Giulianova. - Sì. E alla doppia catramatura della strada. - Beh? Cosa c’è che non va? - C’è che si tratta di una promessa. Quando saranno ultimati lavori? - L’appalto delle opere è stato aggiudicato a seguito di licitazione privata all’impresa che ha offerto il miglior ribasso. - Lo so. Un ribasso del 22,25 per cento. - Continuo a non capire che cosa c’è che non va. - I tempi di realizzo. - I lavori dovranno essere completati entro il 30 ottobre di questo stesso anno. - Cioè tra poco più di due mesi. E’ difficile pensare che il termine possa essere rispettato. I lavori sono iniziati a giugno, cioè tre mesi fa e sono stati sistemati dieci km. Come sarà possibile nei due mesi che rimangono fino al 30 ottobre sistemare gli altri quattordici chilometri? - Non c’è da dubitare che i lavori siano finiti nel tempo fissato. - C’è poi un altro aspetto. - Quale? - Nel capitolato dì appalto era previsto l’utilizzo di pietrisco calcareo a formazione massicciata stradale per la cilindratura meccanica e per uno spessore medio di cinque centimetri. - Beh? - Visitate i luoghi di provenienza del pietrisco utilizzato, dove sono stati impiantati i frantoi meccanici. Potrete osservare che il materiale frantumato non è quello prescritto ed è, in predominanza, ghiaioso. Il Comm. Colletti rimase attonito, visibilmente sorpreso, così il Cronista continuò: - Il pietrisco, per essere tale, dovrebbe essere frantumato al cento per cento, invece il cinquanta per cento è ghiaia naturale, il trenta per cento ghiaia spezzata in due e solo il rimanente venti per cento risponde alle prescrizioni del capitolato d’appalto. - Questo dipende dal fatto che il materiale raccolto dalla battigia del Mare Adriatico… - prese a dire il Comm. Colletti. - Sì. Lo so. In prossimità di Giulianova, tra il pennello scogliera sud e la foce del fiume Tordino. Ma sapete che il materiale raccolto è così piccolo che sfugge all’azione del frantoio? Controllate di persona. Non era il caso di raccoglierlo da un’altra parte? - E non considerate i costi? - E voi non considerate che, usando questo materiale, il conglomerato che ne risulta composto è di natura tale che la massicciata su cui poggerà il nuovo catrame della Teramo-Giulianova avrà delle nuove buche ancora prima che i lavori siano terminati? - Perché queste esagerazioni? - E avete accertato che siano rispettate le prescrizioni per la catramatura? Due kilogrammi di catrame ed un kilogrammo di bitume per ogni metro quadrato, previo spandimento di sabbioncino? - Siete ingegnere voi? - No. Sono un semplice cronista. - E allora come potete spandere dubbi e sparare sentenze? - Se la massicciata non è ben fatta sono milioni buttati e la Teramo-Giulianova tornerà ad essere peggio di prima, specie quando l’asfaltatura comincerà a spezzarsi. - E che ne sapete voi? Sapete di che fattura, ottima, sono i risultati i lavori sulla Rieti-Roma e sulla litoranea adriatica? - E voi sapete di che fattura, pessima, sono quelli della Passo Corese-Roma? - Ne riparleremo quando sulla Teramo-Giulianova i lavori saranno completati -concluse il Comm. Colletti. Poi, accennando un sorriso, chiese: - Ditemi, piuttosto, Teramo avrà finalmente la sua squadra di calcio? Il Cronista rimase sorpreso alla domanda e impiegò qualche secondo in una tacita riflessione prima di rispondere: - Fin qui troppo si è detto e nulla si è fatto. Così non c’è in Italia un altro capoluogo di Provincia, oltre Teramo, che non abbia risolto il problema di avere una squadra di calcio. - Sì. L’ing. Santini mi ha riferito in parte la dolorosa storia di tutte le idee ventilate e delle pratiche iniziate inutilmente negli anni scorsi per istituire una squadra di calcio. Ma è ora di uscire dall’apatia e dall’indolenza, specie dopo che a Roseto sono riusciti ad avere una squadra che ha portato in alto il nome della provincia di Teramo nell’Italia centro-meridionale. E specie ora che a Teramo si sta realizzando un campo sportivo. Ma quali sono i problemi principali per la istituzione di una squadra di giuocatori? - Quelle finanziarie. Ma ora si pensa di risolverli con la sottoscrizione che è stata aperta dal Federale, l’avv. Adolfo Pirocchi. Pensate che il primo versamento, di 300 lire, è stato quello del Prefetto, il Dott. Ferdinando Natoli. Finora si sono raccolte 18,250 lire. Ma il nostro cruccio a Teramo ora è un altro. - Quale? - Non si riesce a far partire, nonostante gli sforzi, la realizzazione dell’Acquedotto del Ruzzo. - A questo proposito posso dirvi io una cosa – disse il Comm. Colletti, abbassando il tono di voce, come a mostrare di voler fare una confidenza. - Quale? – chiese, incuriosito il Cronista. - Mi risulta che nel prossimo Consiglio dei Ministri sarà lo stesso Duce a proporre e a far votare un documento di approvazione dell’Acquedotto del Ruzzo. * Il colloquio è immaginario, ma illustra con la massima precisione i contenuti esposti in alcuni articoli pubblicati nell’agosto del 1929 dal settimanale teramano "Il Solco". |