Elso Simone Serpentini
 

 

Manolo o Pippa?

 
SOCRATE - Caro Tonino, dove te ne vai? E da dove vieni?
TONINO -  Vengo dalla riunione del PD, quel partito che dovrebbe essere di sinistra, ma non so più se lo è. Vado a fare una passeggiata fuori le mura, perché ho trascorso molto tempo lì seduto, fino all’alba. Passeggio per strada, secondo i consigli del nostro comune amico Marcello. Dice che rinvigorisce più delle camminate su e giù per il Corso.
SOCRATE – E dice bene, amico mio. Dunque, a quanto pare, c’è stata un’ennesima riunione del PD?
TONINO – Sì, un’altra, e ancora una volta non è stato deciso il candidato a sindaco di Teramo per il centro sinistra.
SOCRATE –E allora, di che cosa avete parlato? E chiaro che vi siete cibati solo di discorsi.
TONINO – Ci siamo abbuffati di parole, come sempre.
SOCRATE  E che cosa avete detto?
TONINO – Lo saprai, se hai tempo per venire con me e ascoltarmi.
SOCRATE – Lo sai che io ho sempre tempo e che non ho mai niente da fare. Quindi, racconta.
TONINO – Certo che te lo racconto, perché ho l’impressione che non mi lascerai andare fino a che, in un modo o nell’altro, non te l’avrò raccontato.
SOCRATE – L’impressione è esatta.
TONINO – E allora te lo racconterò, per sommi capi.
SOCRATE – Racconta. Mi farò tutto orecchio.
TONINO – Alberto Melarangelo, il segretario comunale, ha preso atto della rinuncia di Giovanni Cavallari.
SOCRATE – E ha proposto un nuovo candidato.
TONINO – No. Ha ribadito la necessità di rielaborare un progetto su Teramo che possa portare l’Unione Comunale a proporre una valida alternativa.
SOCRATE – Ottimo… una scelta illuminata. Ma l’Unione Comunale di Teramo non decadrà il 18 di Gennaio?
TONINO – Sì, bisognerà aspettare il congresso per rinnovarla.
SOCRATE – E, dunque, sarà una Segreteria Comunale decadente ad arrogarsi il diritto di scegliere un candidato Sindaco per una Unione Comunale che il mese prossimo sarà completamente diversa?
TONINO – No, non sceglierà nessun candidato, perché altrimenti il prescelto potrebbe non essere condiviso dalla nuova dirigenza, che così poi potrebbe battersi con poca convinzione in campagna elettorale .
SOCRATE – Sono sicuro che per superare questo inconveniente è stato il segretario provinciale, appena eletto, che quindi resterà più a lungo in carica, a proporre un candidato o un elenco di candidati.
TONINO – No. Non lo ha fatto, perché, se avesse fatto un nome, l’indicazione sarebbe parsa espressione di una parte e il nome sarebbe stato bruciato.
SOCRATE – E questo il PD non se lo poteva permettere, perché di probabili o presunti candidati ne ha già bruciati tanti.
TONINO – E’ così. Allora sono stato io a proporre un nome.
SOCRATE – Interessante. E su quale uomo di grande rango hai puntato il tuo dito?
TONINO – Veramente, si tratta di una donna, Manola Di Pasquale, perfetta come candidato sindaco anche per il suo ruolo istituzionale all’interno del partito.
SOCRATE – Chi è? Quella donna per la quale anche esponenti di centro destra si sono sperticati in elogi?
TONINO – Ma quegli elogi erano solo di facciata, fatti soltanto per procurarle un danno di immagine, tanto da somigliare a pubblici dileggi. Io, invece, per davvero ritengo che lei sia in grado di battere Brucchi e di vincere le elezioni a Teramo.
SOCRATE – Allora, certamente avrai trovato tutti concordi sulla tua proposta.
TONINO – E invece no. Molti hanno detto che non sarebbe sbagliato candidare lei, ma che allora bisognerebbe ricalibrare i ragionamenti.
SOCRATE – Mi devi spiegare in che cosa consiste questa tua strana espressione, perché non mi intendo di ragionamenti ricalibrati.
TONINO – E’ che, secondo molti nel PD, candidare Manola Di Pasquale a sindaco di Teramo potrebbe stravolgere gli equilibri interni alla lista regionale, dove non si potrà fare a meno di schierare un candidato teramano competitivo, capace di affrontare Chiodi e Gatti. Ma, vista la cronica carenza di donne, significherebbe giocoforza, per qualche Sindaco o Assessore della provincia, fare un inesorabile passo indietro per rispettare quella “quota rosa” che la corsa all’Emiciclo impone.
SOCRATE – Dovrò riflettere molto bene su questo che dici, perché come ragionamento mi sembra più sofistico di quelli di Protagora.
TONINO – Molti altri dicono poi che se ne deve discutere  con gli alleati che vogliono far parte di un progetto e di un rinnovato percorso politico, anche se questo dovesse significare la scelta di una figura terza, ma soprattutto che sia preparato a gestire una campagna elettorale difficilissima come quella che ci si appresta ad affrontare.
SOCRATE – Tipico dei ragionamenti tortuosi di Ippia e di Gorgia. Quindi che s’é concluso?
TONINO – Che la fretta è una cattiva consigliera, che bisogna tranquillizzare gli elettori del centrosinistra, che c’è un PD che sta lavorando su un candidato che possa essere la sintesi di un percorso comune e il prossimo candidato Sindaco del centrosinistra dovrà essere in grado di costruire un progetto nuovo su cui fondare una nuova classe di amministratori seri e capaci.
E che si chiami Manola o Pippo non importa.
SOCRATE – E nemmeno che si chiami Manolo o Pippa importa?
TONINO – Socrate, ecco la tua solita ironia, che ti ha reso tanto famoso.
SOCRATE – Non è vero che a rendermi famoso è stata la mia ironia. E’ stata la cicuta, di cui sono morto.
TONINO – Socrate, il mio PD sta morendo di un veleno quasi simile alla tua cicuta.
SOCRATE – E non c’è un antidoto contro questo veleno?
TONINO – C’era, ma lo hanno venduto per pagare i dipendenti, che erano senza stipendio da mesi.
SOCRATE – Vedo che l’ironia, mio caro amico, si è trasferita ottimamente dalle mie alle tue parole.

 

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