Nella Teramo di fine Ottocento si distinsero per la loro particolare irrequietezza i figli e le le figlie di Antonio Ottaviani, che era stato anche sindaco di Basciano e che poi, trasferitosi a Teramo, aveva assunto l'impiego di scrivano presso l'Intendenza di Finanza. Lui e sua moglie Elisabetta Cerulli vennero addirittura accusato, processati e condannato per lo sfruttamento della prostituzione delle due giovani figlie minorenni, Giovannina e Rosalia. Tre figli maschi erano noti alle autorità di P.S. per la loro vita turbolenta, fatta di piccoli ma numerosi e continui reati: furti, ferimenti, risse.

Mentre Bernardo finì recluso nel carcere minorile di Ascoli, Napoleone (il nome era dovuto al fatto che gli Ottaviani erano originari della Corsica) e Antonio si trasferirono a Padula, nel comune di Cortino. Napoleone, accolto come amico in caro movente?sa di Saverio Urini, venne da costui mortalmente ferito a colpi di rivoltella il 13 gennaio 1893. L'omicida come movente indicò il tradimento della moglie Maria Quaranta. Ma era il vero movente?

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