Mimì, quante ce sâme divertite
l’addra sâre a legge lli puesìje
che tu pe’ furtuna c’ì lascìte,
e prubbje nen putàve esse mìje.

Mimì, quanto ci siamo divertiti

l'altra sera, a leggere quelle poesie

che per fortuna tu ci hai lasciato

e proprio non potevano essere migliori.

Che piacere, che diletto, don Mimì!

Quei colori, quei ritratti della gente,

quei teramani di una volta, così

hanno ripreso la vita per un momento.

E pure tu sei tornato alla vita per noi,

sei tornato e ti sei messo a passeggiare,

facendoci vedere tutta la voglia

che avevi e che adesso hai ancora,

di ridere, di scherzare, di giocare.